{piccione arancione } spacer
spacer
spacer
powered by blogger

{Friday, July 30, 2004}

 
aaaaaaaaaaaahhhhhh....
questa volta sta a indicare soddisfazione. soddisfazione di uno che dopo aver guadagnato la pagnotta quotidiana nel tragitto di casa per una doccia e sistemata prima dell'uscita del venerdi sera passa accanto a un buco di pub e sente l'armonica e armoniosa armonia di due ben due banjo uno tenore e un'altro non so anzi non mi ricordo come si chiama dovete chiederlo a mario che me l'aveva anche detto ma ora proprio non mi sovviene ma comunque uno e' a cinque corde e uno e' a quattro e uno e' il tenore ma ora non saprei dirvi quale dei due ma comunque come il canto delle sirene mi hanno attirato dentro al buco che si chiama the confession box chissa' perche' poi e dissetandomi alla fonte della gioia che sarebbe nient'altro che la spina della birra mi sono goduto questi due vecchietti che strimpellavano e anche molto bene e i vecchi a turno che stavano seduti al bancone cantavano le canzoni quelle tradizionali e io mi sono spellato le mani excuse me mister can i take a photo yes sir dice un suonatore e cosi con questo io sono contento perche' comincio a localizzare i miei pub quelli che saranno la mia seconda casa in questi giorni e nei giorni scorsi invece m sono trastullato nel dolce far niente se non bere in pub sempre di vecchi e' chiaro ma senza suonatori dove i vecchi chi al bancone chi ai divanetti si guardano stancamente la tv e ci sono pure le coppie di vecchi - bellissime da osservare - sui settanta che non si parlano e non parlano e si schiaffano sta birra scura e ogni tanto si alzano e vanno alla porta a fumare una sigaretta e ogni tanto si alzano e vanno a pisciare. da evitare il temple bar e i suoi pub, un po' troppo turistici e scontati poco pub e tanto casino.
ieri sera me ne tornavo a casetta sul tardi finito il lavoro turno serale sono sulla grafton incrocio tre ragazze un po' avanti col discorso quella di mezzo la piu' carina ah ah se ci volete credere cantando qualcosa si stacca prende la rincorsa mi viene incontro mi salta addosso mi si avvinghia braccia al collo e gambe attorno alla schiena rimango cosi' come un cretino mi viene da ridere lei continua a cantare io continuo a camminare con questa attorcigliata intorno a me io - penso - vado avanti vediamo se arrivo a casa e questa sta ancora qui e invece dopo un po' la cosa comincia a pesarmi cioe' la cosa la ragazza - meglio - e cosi' mi fermo lei scende io continuo la mia strada lei continua la sua.
lunedi prossimo qui e' "bank holidays" o come direbbe il vecchio peter e' "fucking bank holidays" adesso vi spiego di cosa si tratta dunque si tratta di non so bene di cosa si tratti a dire il vero fatto sta che per dieci volte in un anno che possono coincidere con le festivita' ma anche no come in questo caso tutti i negozi sono chiusi e praticamente la gente non lavora e fa ponte e questo e' un bene per me perche' - mi si dice - la gente se ne va via e dunque il lavoro e' piu' tranquillo e tanto per finire il discorso chi sfortunatamente o fortunatamente dovesse lavorare prende il doppio e chi non lavora prende comunque la paga ma questo ovviamente non vale per me perche' io lavoro ssstt lo dico piano lavoro dicevo fuori regola e dunque io lavorero' e prendero il solito ma ora non voglio fare polemica va bene cosi'.
continuando con le idiozie, i miei colleghi si compiacciono di usare termini inglesi che secondo me non sono nemmeno appropriati ma comunque io mi ci adeguo perche' poi il linguaggio e' una convenzione e se loro usano cosi' usero' anch'io cosi' e dunque quando c'e' tanto lavoro dicono che e' busy ovvero arrivano la mattina e chiedono com'e' stato ieri e l'altro risponde e' stato busy ma anche nell'accezione di puoi farmi un favore e l'altro no sono busy e poi quando non si lavora per turno di riposo sei out lavori domani no sono out la prima volta che mi hanno detto che ero out ci sono rimasto male ho chiesto ma perche' che ho fatto cosi' su due piedi adesso mi lasci a casa e io come faccio ho figli ho casa ma dai out ma perche' e invece poi mi hanno spiegato e io ero piu' sollevato, indubbiamente.
bene, vado a casa, urge una doccia ma soprattutto urge che devo liberarmi della birra. se vi interessa, ho comprato una padella, che quella che ho comprato l'altro giorno si e' rivelata una fregatura non stick dice il cartellino e invece stick eccome se stick e io invece abbisogno di una che non stick e cosi' ho cambiato negozio non piu' il negozio "1 pound" adesso mi servo per gli articoli casalinghi da "2 euros" e speriamo bene
sto sulla parnell che come vi dicevo e' tutto un negher postazione pc sulla vetrina il tipo del negozio di fronte che si chiama afro carribean foods un omone di tre metri per due mi sta guardando male non so perche' io amici comunque scappo via tanti saluti alla prossima che dio mi preservi dai pericoli aiuto si sta avvicinando aiuto mi met aiutoooooooaaaarghhhhhhh

posted by Umbe 7:56 PM *** |


{Wednesday, July 28, 2004}

 
aaaaaaaaaaaahhhhhh......
interpretatelo come un rumore della bocca quando vuole esprimere un moto di sollievo dopo che uno ha camminato per sette giorni e sette notti e ha trovato finalmente una meta e un posto da sedere, che non e' il mio caso, ma serve per esprimere come mi sento.
aaaaaaaaaaaahhhhhh, dicevo.
dunque, aggiornamento della lista dei partecipanti all'europeo 2004: oltre alle gia' citate romania croazia italia spagna, si sono qualificate anche la polonia, con due partecipanti (sala), e la bosnia, anch'essa con due partecipanti (sala e bar).
dominica, polish, parla cosi veloce che non si capisce una sega. mi sono rivolto previo appuntamento al gran consiglio dei saggi per dirgli che non capisco una sega quando mi parla, e i saggi mi hanno detto che neanche l'altra polacca la capisce quando parla in polacco! sembra che la paghino un tanto a parola, sghftghghgdj e ti ha letto la divina commedia!
miss transilvania finalmente se n'e' andata fuori dalle balle, ora si puo' lavorare con serenita'.
camminando per le vie centrali, si sentono precipuamente due idiomi: lo spagnolo, e un altro, passi e senti "aho'" "amma'" "mo'".
terminata la o'connell street, andando verso casetta mia, prendo la parnell street, che e' la strada dei negher, il che vuol dire che la via e' tutto un negozio gestito dai fratelli coloured, dai call shop ai take away, dal barbiere al casolino (che pero' qua non si chiama casolino, l'avreste mai detto?)
finita la parnell, prendo la gardiner middle che poi diventa gardiner upper (siete contenti che vi spiego un po' la strada di casa?) che e' la strada dei ciaina, il che significa non che e' tutto un negozio, perche' la zona comincia a diventare residenziale, ma che quando c'e' un negozio, puoi scommetterci che e' gestito da un occhietto a mandorla.
poi finalmente si arriva a casa mia, e qui la situazione e' un po' bastarda, nel senso che trovi due soli tipi di negozi, i call shop e i casolini, uno di un negher e quello dopo di un china, il terzo di un negher il quarto etc etcetera e via dicendo e credo di essermi spiegato.
poi arrivo a casa, che quando sono arrivato era quattro muri e basta, ma poi ho cominciato a chiedere a peter, il paul newmann (da vecchio) che mi ha affittato la casa, di procurarmi un po' di roba, mobilia varia. e il vecchio peter, un uomo un po' rozzo ma un tranquillone, mi pare di capire, ogni tanto arriva bussa e sulle stanche spalle c'ha un tavolo un forno doghe per la mia povera vecchia malconcia schiena una tenda una cassettiera... per ora non mi ha ancora mandato affanculo. il giorno che mi ha accompagnato a prendere le valigie all'albergo e riaccompagnato a casa, mi sono fermato per un bancomat, che non funzionava, in quel momento. non so se si ' preoccupato per i suoi soldini, cioe' miei ma che stavano per diventare suoi, fatto sta che nei sette minuti di tragitto in macchina continuava a imprecare "fuckin' banks, fuckin' banks!" e io si si mr peter maledette fuckin' banks pero' non si preoccupi i soldi glieli do, fuckin' banks, che, mi accompagna per favore a un'altra maledetta fuckin bank?

posted by Umbe 7:06 PM *** |


{Wednesday, July 21, 2004}

 
hola amigos tudo bem?
qui le cose vanno bene, sempre meglio, che volete che vi dica? tutti mi dicono che c'ho avuto suerte a trovare lavoro praticamente in un giorno e mezzo, che e' veramente difficile arrivare qui a meta' luglio e trovare posti vacanti. meglio cosi', allora. e il posto mi piace pure, e i camerieri cuochi e pizzzaiolo sembrano essere persone simpatiche. per ora, non c'e' altro. hasta pronto, ate' pronto e via dicendo. pronto anch'io.

posted by Umbe 10:20 PM *** |


{Tuesday, July 20, 2004}

 
prima cosa, congratulazioni al dottor mario, un abbraccione nella speranza che passi a trovarmi. indi poscia, buon viaggio a guido, divertiti.
mi si dice che a padova fa caldo da schiattare. qui invece il clima e' magnificamente magnifico, felpa e k-way sempre a portata di mano, ogni tanto si va in maglia, ma dopo un po brrrr e ci si riveste. bene cosi. anche se la pioggerellina e' una rottura di balle, devo dirlo. entro in un locale, fuori il cielo e' terso e il sole splende, esco dopo dieci minuti e ci sono nuvoloni e magari piove pure, ma il tutto e' sempre irlandesemente passeggero. se no bubola non scriveva la canzone che ha scritto, e impegnava meglio il suo tempo. e invece l'ha impegnato bene, sia detto senza tema di smentite.
"chiamo da un call center" dico a mia sorella.
"ah, i baracchini dei negher..."
"ma no, non e' vero... beh in effetti... ma no dai, anzi, adesso voglio proprio guardare.. dunque... negher negher negher.... negher.... muso giallo! visto? a parte che muso giallo non mi sembra l'appellattivo corretto, asiatico, e' preferibile!" ah ah, citavo Walter, tanto per cambiare.
dunque, parliamo di lavoro. altro che apertura e chiusura e orari di minore affluenza, qua mi stavano aspettando. e oggi mi sono comprato i pantaloni da cuoco! eh si, mica da aiuto cuoco, no no, proprio quelli da cuoco, che qua chiamano tutti chef. adesso vi spiego la situazione, se mai vi puo' interessare. dunque, mi stavano aspettando. due turni in un giorno, due cuochi. uno ha avuto problemi e si e' licenziato all' improvviso, dovendo tornare a casa, l'altra, quella che mi sta insegnando - dice di essere rumena ma mi sa che mi prende in giro parla italiano meglio di me - va in ferie tra esattamente otto giorni. che succede? succede che io otto giorni io e un'altra ragazza che gia' lavora li' come cameriera dobbiamo imparare a gestire tutta la faccenda, uno si fa dalle dieci di mattina alle cinque di pomeriggio, l'altro dalle cinque a mezzanotte. capito? e cosi ieri ho spadellato i miei primi piatti, linguine penne rigatoni lasagne polpette pollo crostini bruschette e insalate. m'ha insegnato a fare un paio di sughi, domani - oggi riposa la cuoca e di conseguenza anche io riposo - faremo gli altri e insomma tra otto giorni mi trovo la cucina in mano. peggio per loro, che ci devo fare io se sono messi cosi male? cameriera spagnola cuoca rumena cameriera italiana pizzaiolo croato. chedioliabbiaingloria parlano tutti italiano.
il nome del locale, dite? beh, se passate di qua, ve lo faccio sapere, niente nomi in pubblico.
oggi, da brava massaia, mi sono dedicato allo shopping. cercando pentole lenzuola coperte tovaglie detersivi. mi sono fatto dalle dieci alle cinque scarpinando tra arnott penneys clerys borreys puddeys fanculeys quacistannosolostracceys quiinvecevendiamocazzateys e via diecendoeys. mi compro un paio di scarpe, torno a casa le provo una e' piu' lunga dell'altra, anche se segnano lo stesso numero. torno indietro, glielo dico, non creano problemi ma vorrebbero farmi credere che non e' cosi. come non e' cosi, cazzo, guardale... no, mi dice, siccome - periodo di saldi - era l'ultimo paio, mi avrebbe dato la sinistra che stava nella scatola e la destra che stava sull'espositore, e dunque si era allargata a forza di provarla. a parte il fatto che non mi sembra carino, e me lo dici pure, che qua ci ha messo il suo sporco unto puzzolente piede il mondo intero, e comunque dai, non prendermi in giro, che si allarghi ok, che si allunghi di un cm no, dai, non ci crede nessuno, anche se ho la faccia da idiota, anzi, direbbe donatella con ale che c'ho la faccia di uno a cui chiedere informazioni, comunque mettitele te signorina ste scarpe spaiate, dammi un mezzo numero superiore e non se ne parli piu'.

posted by Umbe 6:00 PM *** |


{Sunday, July 18, 2004}

 
dunque, trovato casa. se passate di qua, sto sulla north circular road, 504. a venti metri dallo stadio. oggi c'era un partitone di uno sport seguitissimo, qui, una mezza via tra rugby e qualcos'altro che assomiglia al rugby. i pub pieni di tifosi eccitati, la cosa curiosa e' che qui tutti i tifosi indossano la maglia della squadra, per cui vedi fiumi di maglie granata e fiumi di maglie blu. e il bello e' che fuori dai pub stanno tutti insieme a bere, blu e granata. bello, no?
adesso stanno alla partita, meglio che corra a chiudermi in casa prima che escano. fanno paura gia' adesso.
domani inizio a lavorare. dove potevo finire? in una cucina, pues claro. italiana, pues claro. ma sara' un avanzamento di grado, da pizzaiolo ad aiuto cuoco, con possibilita' di carriera? ovvero, se va bene, tra un paio di settimane mi mollano la cucina, in apertura e chiusura, orari di minor affluenza. e se va bene, e speriamo di si, corpo di mille balene, poi mi alterno con la cuoca attuale, se no mi consumo i piedi a forza di camminare, due volte al giorno casa-lavoro-casa e poi ancora casa-lavoro-casa. perche' naturalmente se io sto a nord, il locale sta a sud, ovviamente. per carita', in dieci minuti sto in o'connell street, in venti raggiungo il temple bar. in ventisette minuti sto al lavoro, vicolo laterale della grafton.
vediamo cosa viene fuori, mi tocchera' chiamare jimmy o vittorio per farmi dare consigli sulla cucina...
enea, se mai vieni a ugolare qui, altro che venezia o ferrara, qui si che ti riempiono di soldi per strada, con quelli bravi, lo vedo io, la gente e' generosa. controllo tutte le custodie delle chitarre, conto le monetine, uno mi ha chiesto "che e', sei il mio commercialista?" ehi bello stai calmo gli ho detto che ieri sera hai fatto lo stesso repertorio uguale uguale uguale, pure nello stesso ordine con le stesse facce stesse mosse tutto studiato. ok ok, conta pure, allora, anzi, fammi i mucchietti divisi per moneta, come fa l'omar con i cumuli di soldi che ruba a me e al bettiat col poker, deve avere un trucco, porca sozza.
ciao puccellona, arriva presto.

posted by Umbe 6:08 PM *** |


{Wednesday, July 14, 2004}

 
salutino veloce. la situazione, ...dove sta su questa tastiera la e accentata.... non la trovo. vebbe' usero l apostrofo per l'accento. dunque, la situazione e' ancora precaria, ci mancherebbe, sono arrivata appena ieri pomeriggio. un paio di cose non vanno bene, ovvero, la guinness costa parecchio di piu' rispetto a etc etc, e poi me la spillano come la cameriera del pub della scorsa settimana dalle nostre parti, motivo per cui avevo fatto un appunto alla cameriera, e cameriera alla quale mi riferivo in un post precedente, ma che evidentemente non tutti hanno capito di che cameriera parlavo, e l'associazione delle cameriere riunite si e' levata contro la mia fragile persona coprendomi di insulti. ma la cosa perggiore e' questa: quando l'altra volta entrando in un pub chiedevo una guinness, il barista mi guardava con una faccia piena di sdegno e mi chiedeva " una stout, vuoi dire?" e io "si si, una stout". ieri entro per la mia prima birra, trovo, al solito pub del temple, il solito cantante, solo un po' di piu' panza e un paio di denti in meno, repertorio comunque piu' ricco, chiedo una stout, la cameriera mi guarda con faccia piena di sdegno, e mi chiede "una guinness, vuoi dire?" e io "no, fanculo, voglio dire, ecco cosa voglio dire, fanculo fanculo fanculo. che, mi prendete in giro?" aspetto che la birra da marrone diventi nera, e comincio a bere. alzo il cranio, e mi arriva un'altra mazzata in testa: "vietato fumare"! cazzocazzocazzo.
vabbe', si sapeva che prima o poi, ma pensavo che qui, sarebbe stato poi.
cerco un appartamento. il buco piu' buco costa 900 euri. anzi, ora che ci penso, meglio che esca e vada a cercare un lavoro, se no qua la situazione diventa pesante, da sostenere...

posted by Umbe 1:41 PM *** |


{Tuesday, July 13, 2004}

 
grazie, caro marco. tra le cisterne di stout che andranno a sollazzare il mio pancino troverà posto sicuramente anche una guinness bevuta alla tua. e a tutti gli amici che negli ultimi giorni mi hanno onorato con dimostrazioni di affetto e amicizia. ascoltando buona musica con un ottimo strumento per ascoltarla e seguendo le indicazioni di un'ottima guida musicale cercando locali e festival.
alla vostra, amici.
operazione "vestito rosso" anticipata, mi esse-emme-essa ale, 14,35 stazione binario 1.
piacere. molto piacere.
super W aspetta un bebè, e questa è davvero una bella notizia. brava, ben fatto.
l'ottima tabaccaia del mio quartiere mi augura di rivedermi tra molto tempo. il che sarebbe un buon segno. certo. sono d'accordo.
da verona, stasera, siamo saliti sui monti della lessinia, passando per grezzana. se solo ci fosse stato gino, con me, il programma sarebbe stato modificato, ma non c'era gino, con me. non dirò "purtroppo". non diro nemmeno "per fortuna". non c'era gino, e basta. niente "tirata d'orecchi, niente appostamenti davanti alle finestre, niente chiaccherata con l'ostessa del villaggio. si prosegue, si va a cena, come da programma.
chiudo gli occhi, tra un po' è ora.

posted by Umbe 2:31 AM *** |


{Friday, July 09, 2004}

 
lo sapevate che farsi un documento all'anagrafe costa il doppio di quanto costi normalmente nel caso in cui lo si rifaccia quando il documento in questione rilasciato precedentemente sia ancora in corso di validità? non ne capisco il motivo, ma è così. la procedura è la stessa, il servizio lo si paga comunque, non capisco il dover pagare una penalità nel caso in cui ti sia stato rubato, o si sia perso, o sia finito in lavatrice. boh!
a hard rain's a-gonna fall. non l'ha cantata, ma evidentemente l'ha evocata. e comunque l'ha cantata la sera dopo, evidentemente pensando a noi, la sera precedente, sotto un tremendo acquazzone.
carino, no?

posted by Umbe 2:23 PM *** |


{Sunday, July 04, 2004}

 
Homo homini lupus, diceva Cristoforo Colombo, riferendosi al suo stalliere, citando però una nota massima di Napoleone che parlava invece del suo salumiere.
Dici che dovrei preoccuparmi per la cameriera, dici che si sia offesa? Dici che mi dovrei dispiacere, o che avrei potuto evitare?
Per quanto mi riguarda, può anche mettersi una corda al collo, chè fa un favore a quelli che restano. Il problema è suo.
-In questa valle di letame, non puoi permetterti di preoccuparti per me, te lo dico con onestà, non ne vale la pena, preoccupati per te, o se proprio non ce la fai, rivolgi la tua compassione ai tuoi amici, magari a loro gli va bene che ti proccupi per loro.
Raggiungo, dopo il lavoro, un paio di... non so più come definirle, un paio di... insomma, le raggiungo in una birreria.
-dobbiamo parlare, ci spostiamo?
-qui non va bene? Ah, ok, preferisci che stiamo da soli... ok, cerchiamo un’altro locale.
Homo homini lupus, ragazza mia, homo homini lupus.
Sono lupus, hai detto. È vero. Ma con chi lupus lo è stato prima con me.
Se non è così, e dici che non lo sei stata, allora dovresti imparare a controllare e a gestire quello che esce da te. È la percezione mia, alla fine, quello che conta, e che mi fa agire e reagire.
E questo sono io, ragazza, e se non ti piace, non ti devi preoccupare di lasciarmi andare.
E se pensi di voler bene a una persona, e poi scopri che non è così quella persona, e se ti dico guarda non credere ti eri sbagliata prima non ti illudere io sono questo, non lo vedo il problema, puff, la persona sparisce, non esiste piu', e se non esiste, cazzo, non esiste, e se questo non ti piace, che cos'è che ti trattiene dall'allontanarti, non capisco...
Ti diro di più: non essere nemmeno tanto presuntuosa da pensare di conoscermi, adesso. Sai appena un qualcosina di più, e sai esattamente quello che che io ho voluto farti sapere della mia persona.
La mia ambizione, egregi, è recitare. Intanto che aspetto di realizzarla, recito nel privato le parti e i ruoli di film già interpretati.
Avete presente la scena di quel film memorabile? L'ho recitata, stasera. Lei si è alzata e se n'è andata, lasciandomi lì. E io mi sono detto, a voce alta “Io rimango. Resto a finire la mia sigaretta e la mia birra. Si, io rimango”.

posted by Umbe 2:47 AM *** |


{Saturday, July 03, 2004}

 
Ecco, chiusa la parentesi.
Mi pareva, infatti, di non stare vivendo la mia vita, sentivo che non ero io dentro il mio corpo, sapevo che le scarpe non erano le mie.
Quant’è durato?
Anche troppo, giudicando a posteriori, conoscendo la situazione. Solo che una volta che sei in giostra, ti ci abitui. Ti metti a bere, e pensi che il bicchiere non finisca mai, e invece.
La di me fattrice ha già ripreso la sua funzione.
Bentornati, vecchi fagottoni di ansia, benvenuti, nuovi sensi di colpa.

posted by Umbe 4:38 PM *** |

spacer