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{Thursday, June 16, 2005}

 
Avete mai giocato a monopoli, il gioco della propaganda capitalista per eccellenza, con gente dell’est europeo? A parte il fatto che è impossibile, visto che codeste persone non contemplano il concetto di proprietà privata, ma poi vengono fuori, seppure in scala, tutti i danni che ha fatto un lungo periodo di tirannia comunista in questo senso. E comunque, ho perso ugualmente. Pensate, ma non faccio fatica a crederci, che il monopoli moldavo ha alcune regole assolutamente diverse dalle nostre. Figurati. O almeno così me l’hanno detta, và poi a sapere. Allora, per cominciare, i terreni li compri solo quando, e se, la banca te lo concede, mica quando ci passi sopra. Dipende dalla simpatia che il bancario, o il banchiere, non so chi sia nel caso del monopoli, ha per te. In secondo luogo, secondo loro io non posso comprare dalla banca un terreno ad esempio di colore giallo, nel caso ci passi sopra, se un altro giocatore ne possiede già uno dello stesso colore. Gli spiego come funziona, e i vantaggi delle regole che ha il gioco che conosco io, convengono, e si adeguano. Se poi proponi di comprare a un altro giocatore un terreno che, mettiamo il caso, vale quattrocento euri, prima ti spara, con gli occhi luccicanti alla sola idea di tutta quella pecunia in arrivo, duemila euri, poi tu gli dici no te ne do non più di duecento, e lui più contento che mai ti dice si si (e vi ripeto che ho perso lo stesso...). Ogni tanto il funzionario della banca, siccome si annoia, prende il mazzetto delle banconote da cinquecento, mica bruscolini, che non so cosa siano ma si dice così, e regala a tutti i giocatori due o tremila euri. Igor non compra né case né alberghi, solo qualche terreno. A un certo punto noi siamo senza soldi ma con terreni case e alberghi, e aspettiamo gli sfortunati giocatori che ci capiteranno sopra, lui invece è strapieno di soldi, dal momento che non ha speso niente, ed è contentissimo così, non sa che da lì a poco sarà alla fame. Non investe nel mattone, questo è il suo sbaglio. E il mattone, si sa, tira sempre. Infine, quando tu sei senza soldi e passi su un terreno su cui uno ha messo case alberghi ristoranti villaggi piscine campi da golf chiese e musei insomma gli dovresti lasciare giù tre o quattromila euri, quello mica si frega le mani e ti dice dammi tutti i tuoi terreni visto che non hai più soldi e vattene fuori dalle palline, no, ti dice non preoccuparti me li darai quando ce li hai anzi tieni, e ti allunga una banconota da cinquecento o anche due... non che sia in assoluto un gesto deprecabile, no certamente, non dico questo, solo non è lo spirito del gioco, ecco, solo questo volevo dire.
E invece, sapete chi ha ben radicato, ma proprio bene, il concetto di capitalismo proprietà privata e sfruttamento dei soggetti più deboli? Le suore della Misericordia di stanza a Roma! Così si chiamano, con un vago tono pure di presa per il culo, giacchè la misericordia di cui sopra è quella che hanno nei confronti solamente di esse stesse medesime seco. Quaranta euri per un materasso deforme sottile e scomodissimo, con sotto non il pisello quello famoso della principessa, ma sacchi e sacchi di piselli, e non piselli finissimi, che peraltro sono anche di qualità superiore, se li dovete mangiare, no, quelli grandi, per di più! Bagno in comune, che le suore mi avevano detto essere riservato a me, anche se in corridoio, e invece la prima volta che ci vado lo trovo occupato. Un pezzo di sapone e un asciugamani sono rimasti un desiderio. E stanza sporca umida e polverosa. E non ho finito. Ci aggiungiamo una suora, quella dell’accoglienza, rigidissima e scorbutica. Avevo detto al telefono alla nostra Adolfa Benita che sarei arrivato sulle sette-sette e mezzo, arrivo alle otto e mezzo, affannato e accaldato, e dico così perchè mi voglio un po' di bene ma in realtà facevo schifo per quanto ero sudato, la misericordiosa apre il cancello dico salve sono umberto quella neanche saluta mi dice secca “siamo in ritardo di un’ora, eh?” m’è toccato abbassare gli occhi e salire in camera in silenzio, vergognandomi come un delinquente.
Meglio, molto meglio, assolutamente meglio, le Benedettine del giorno dopo, senza dubbio.

posted by Umbe 8:31 PM *** |

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