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{Wednesday, June 21, 2006}

 
Mi devo fermare, cerco una penna, non voglio che bubola, il mio compagno di viaggio in questi primi chilometri del ritorno, mi lasci indietro.
Pago le mie ultime kune per un caffè, e riparto.
A maslenica il ministro delle coste ci obbliga a uscire dall’autostrada, cartelli - modric - con la scritta apartmani uno dietro l’altro però benzinai niente per chilometri e chilometri che deve essere una strategia economica per incentivare il turismo non posso fermarmi - seline - mi serve benzina già una volta ho trattenuto il fiato con gli amici sotto il tunnel che non finiva mai proseguo la strada è piacevole - tribanj kruscica - cicca e aria condizionata.
Non è per niente facile - lisarica - sapere che cosa fare con quell’età, è paradossalmente molto più semplice - baric draga - rapportarsi ai vent’anni, o pure ai quaranta - karlobag, benzina caffè di sollievo e cicca e poi ancora cicca - quando i compiti e i rapporti e i ruoli che la condizione di quelle età comporta - una presunta normale condizione - sono - ralic - piuttosto ben definiti.
Senj, continuo per la costa, mi piace. Damien Rice, ora. Come si fa a capire - smokvica - potrebbe essere così semplicemente naturale la strada da prendere, così facilmente intuibile, e potrebbe invece allo stesso modo essere così naturalmente impercorribile, e impensabile, e io raramente ho i piedi per terra - novi vinodolski - e la testa mi gira facilmente.
Crikvenica, pesco un aulin dalle tasche. Viaggiando in macchina, c’è solo un modo più bello del farlo da soli, belle strade posti nuovi buona musica e cicca al vento - kraljevica - ed è il farlo con un buon compagno.
Quarantotto ore bugiarde - bakarac - il cimitero il caffè sulla collina - grad bakar - e poi ancora sulla spiaggia, l’amica - kostrena - il campanile da salire e san gregorio da baciare, l’aperitivo sulla terrazza - rijeka - il tribù sospeso sul mare e sul porto - mare incantevole - siamo troppo vicini perché possa stare bene.
Te che sempre ti guardi nello specchio e ogni volta dici qualche cosa che mi fa sorridere
non posso starti a guardare mentre getti i sassolini nel mare.

La strada i pinguini la sera la gente il prosciutto e il formaggio la partita e la birra la fauna la notte il caldo e il respiro la mamma e l’amica - le luci di casa...
otto ore, certe volte, sono davvero troppo poche

posted by Umbe 11:28 PM *** |

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